Il mio amico Ottavio, ex bancario, si è messo a dipingere; e con che vigore.
E’ per se stesso tiranno, tenace, proprio da uomo cocciuto.
E’ un lucano, potentino. Anche Paul Gauguin era un bancario, cominciò a dipingere a quarantacinque anni, vedete voi che cosa ha combinato.
In Ottavio c’è il richiamo ancestrale della sua terra: campagna, mare, promontori, castelli, case imbiancate di calce pura. Una pittura senza astrazioni materiche, delicata, pulita, ordinata che, quasi quasi ti fa pensare, per esempio nel quadro “paesaggio d’Irlanda” a quel neorealismo americano agreste degli anni venti. E ancora, nel dipinto dove il sole cala a picco “case bianche” una tremenda solitudine pare volteggi negli spazi areati che, per effetto della magistrale morbidezza dei colori, gli conferisce originalità e soggettività.
Mi sono chiesto dove Ottavio abbia preso questo darsi anima e corpo all’istinto dell’immaginazione (pertanto non posso fare a meno di sorprendermi) constatando però la squisita limpidezza spirituale e la propensione amorosa e sincera della sua incredibile volontà.
Ora egli appartiene al pianeta della pittura.
Gli auguro, quando dipinge, di sublimare la sua istintività, sempre.
GIANCARLO BRAGHIERI – Pittore – PIACENZA